Revisione dello Statuto: Lo Statuto ed il Regolamento Generale del nostro Ateneo sono stati redatti immediatamente a valle della complessa riforma universitaria imposta dalla Legge 240. In fase di prima applicazione delle norme statutarie e regolamentari sono emerse prevedibili incongruenze e discordanze che è il momento di rimuovere. Si ritiene prioritario modificare alcuni dettati normativi interni, quali:
- L’organizzazione delle strutture di secondo livello e in particolare prevedere la possibilità che un Dipartimento possa afferire con corsi di studio diversi a più “Scuole”
- Semplificare alcune procedure amministrative inutilmente accentrate, delegando a riguardo i Dipartimenti
- Modificare il diverso peso elettorale nelle elezioni del Rettore per i ricercatori (35%) e per il personale tecnico amministrativo (10%) rispetto ai professori. Questa diminutio è anacronistica soprattutto se confrontata con le nostre stesse modalità di elezione del Direttore di un Dipartimento.
- Modificare concettualmente la composizione del Senato Accademico. Lo Statuto deve assicurare la rappresentanza effettiva in Senato di tutti i Dipartimenti dell’Ateneo o con la presenza dei Direttori o, nel caso d’incompatibilità dovuta al rispetto dei vincoli posti dalla Legge 240/2010, dei Vicedirettori. Ciò al fine di rendere effettiva la rappresentatività dell’Organo che è deputato a deliberare sugli indirizzi politici dell’Ateneo.